Camera di Wilson

Ambito: Fisica nucleare

Datazione: 1899, perfezionato nel 1912

Collocazione: Laboratorio di Fisica



Aspetto: Ѐ costituito da una scatola a tenuta ermetica riempita con aria satura di vapore acqueo. A questa è collegato un cilindro con un pistone, utilizzato per regolare la pressione del gas all’interno.

Funzione: La camera di Wilson è stata utilizzata dagli anni ’20 agli anni ’50 del Novecento per coprire nuove particelle. Così essa è stata fondamentale nella scoperta del positrone, del muone e del kaone. Una volta sostituito dalla camera a bolle, è ancora utilizzato a scopo didattico per studiare le radiazioni ionizzanti.

Esperimento: In primo luogo si aumenta la pressione del gas con un rapido movimento del pistone, portando a uno stato di soprassaturazione. Successivamente, si fa passare la particella che si intende studiare attraverso la camera. Il suo passaggio provocherà la ionizzazione degli atomi presenti, portando alla creazione di nuclei di condensazione. Il vapore acqueo si radunerà attorno a questi, creando delle goccioline, ovvero la “nebbia”, che dà il nome allo strumento. Grazie a queste è possibile individuare la presenza di nuove particelle e tracciare la loro traiettoria, con un piccolo margine d’errore.

Studiosi Correlati: Charles T. R. Wilson; Carl Anderson; Georges Rochester; Clifford C. Butler